Omelia (08-01-2006) |
don Nazareno Galullo (giovani) |
Questi sandali mi stanno stretti! Ho scoperto che cosa vuol dire: sciogliere il legaccio dei sandali. Altroché atto di umiliazione! Ho fatto una breve ricerca e diversi commentatori interpretano questo gesto come "umiltà" o "atto di sottomissione". Ma questo è un modo di dire. Fra 2000 anni il nostro modo di dire "ho fatto 4 passi", potrebbe essere male interpretato come "una persona pigra". E invece io oggi intendo "una passeggiata". Questo "sciogliere il legaccio" è un modo per dire "libero di sposarsi". Intendiamoci bene. Vi era una usanza anticamente, quando i matrimoni non erano una scelta dei fidanzati..., che se veniva a mancare un fratello, il fratello immediatamente più grande in vita prendesse per sposa la vedova. Tale legge si chiamava del "levirato". Bene, se il legittimo sposo voleva "cedere" la sposa ad un altro, scioglieva il legaccio dei sandali. Questo è solo un esempio di che cosa vuol dire "sciogliere il legaccio dei sandali". Insomma, per farla breve, Giovanni dice che lui non può decidere nulla per Gesù: è lui lo "sposo" dell'umanità. Non è facile per noi capire questo, finché non si capisce che "sposare" l'umanità significa, per Gesù... vero Dio, essere anche Vero Uomo. Un vero uomo soffre, piange, ride, scherza. Gesù si è abbassato fino a noi, diventando talmente vero uomo che non disdegna di calarsi nelle acque del Giordano per una immersione (=battesimo) di penitenza. Se Dio "fa penitenza", siamo fortunati. Dio, prendendo su di sè la nostra natura umana ci ha elevati di dignità. In fondo, la nostra dignità umana è anche la sua. Ne viene la conseguenza che ogni persona umana è "degna" di vivere, morire, degna di affetto...degna di rispetto, di amore. Questo messaggio vale oggi più che mai, in un mondo in cui si giudicano più le apparenze che la sostanza! Diventiamo ciò che siamo: vere persone, degne della stessa umanità dell'Uomo-Dio GESU'. BYE Naza |