Omelia (12-01-2006) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Gesu' e' la sicurezza in ogni situazione e in lui prevale la legge dell'amore che guarisce e rende nuovo tutto Il popolo d'Israele si rende conto che l'assenza di Dio in mezzo ad esso è una insicurezza, sconfitta e una morte di fronte ai Filistei. Si vede insicuro e minacciato, va a prendere l'arca di Dio perché Dio era presente in essa e camminava con loro. Ma nonostante la presenza dell'arca in mezzo a loro, Israele rimane sconfitto e l'arca rimane nelle mani dei Filistei (1Sam 4, 1-11). Israele aveva fede nell'arca non nel Signore. La sicurezza non viene da una cosa materiale, ma deve essere posta in Dio. Avere l'arca non è un garanzia... la vera garanzia è Dio. Credere in Colui che è nato è una garanzia a cui ci si deve rivolger implorando la sua misericordia. Non è la cosa che libera ma una persona: Gesù Cristo. Per questo il lebbroso si rivolge a Lui per essere guarito, liberato. Il desiderio dell'arca in Israele si realizza in Cristo. Con lui il tempo messianico annunciato si manifesta. Non solo, si incominciano a vedere anche i frutti. L'uomo è guarito nel corpo per un rinnovamento totale. Il lebbroso ha fiducia anzi, certezza nell'amore misericordioso. Egli cioè Gesù, esaudisce colui che implora, assicura ognuno nella sua infermità e il suo amore rende nuovo tutto quello che raggiunge. Egli guarisce nella misura in cui si crede in lui, nel suo amore che prevale su ogni altra legge. Gesù è la sicurezza in ogni situazione. |