Omelia (19-08-2023) |
don Giampaolo Centofanti |
Quelle persone avevano molta fede in Gesù perché chiedevano che Gesù imponesse le mani sui loro bambini, cioè li affidavano completamente a lui. Mettere fin dalla nascita i bimbi nel cuore di Maria e di Gesù è una potentissima ispirazione celeste. I discepoli non volevano che quei piccoli disturbassero con la loro vivacità la predicazione, la preghiera, di Gesù. Gesù invece accoglie tutti, certo insegna a fare ogni cosa con buonsenso. Alcuni genitori temono di disturbare portando i figli a messa. Io non credo alle risposte schematiche, ogni situazione va vista specificamente, comunque in genere dico di portare i bimbi alla messa, magari di farli giocare per esempio con le macchinine in fondo alla Chiesa, dove non distraggono gli altri, dico che se fanno un po' di chiasso nei momenti dove si ripete il rito le persone le parole di esso le conoscono... L'importante è nel caso portarli un attimo fuori quando si proclama la parola del giorno e quando il sacerdote tiene l'omelia perché lì sono parole specifiche del giorno, non già conosciute. Insomma mi pare che in tanti casi sia bello cercare di accogliere la famiglia tutta insieme al tempo stesso ponendo attenzione anche agli altri, in un venirsi incontro reciproco. Vi è un discernimento in cui crescere in Gesù in ogni cosa, come vediamo anche in questo brano succede ai discepoli, proprio perché stanno con Gesù col cuore aperto, senza pretendere di sapere voi propri meri ragionamenti come si fa. Qui è la differenza con certi notabili di quel tempo. Gesù poi aiuta a vedere ogni cosa con lo sguardo di Dio: quei bimbi ignari e confusionari sono come angeli del cielo, doni di grazia per tutti e come è bello che in Chiesa si sentano in famiglia! |