Omelia (10-01-2006) |
mons. Vincenzo Paglia |
Gesù, con la sua piccola comunità di discepoli, entra a Cafarnao, la città più grande della Galilea. Gesù la sceglie come dimora sua e dei discepoli. "Subito", nota Marco, si reca in sinagoga e si mette a insegnare. Gesù non ritarda l'annuncio del Vangelo. Non indugia a pensare alla sua, pur doverosa, sistemazione. La sua preoccupazione è la comunicazione del Vangelo. Tutti coloro che lo ascoltano restano stupiti del suo insegnamento e soprattutto dell'autorità con cui parla. In questo Gesù si differenzia molto dagli scribi. E di che genere sia la sua autorità lo mostra subito, liberando un uomo posseduto da uno spirito immondo. Il Vangelo è una parola autorevole perché non opprime; al contrario, è una parola che libera gli uomini e le donne dalle tante schiavitù di questo mondo. |