Omelia (20-01-2006) |
mons. Vincenzo Paglia |
Con questo brano inizia una nuova sezione del Vangelo di Marco. E si apre, come in una sintesi generale, con l'immagine della comunità dei discepoli attorno a Gesù. Gesù attorniato dai Dodici, sul monte, rappresenta l'universalità della comunità cristiana. I Dodici sono chiamati uno per uno, come per sottolineare la "familiarità" di questa comunità. Essa non è anonima. Nella comunità cristiana ognuno ha il suo nome, la sua storia. E ad ognuno è affidata, appunto come ai Dodici, la missione di annunciare il Vangelo e di guarire le malattie. Ma c'è una condizione previa alla missione: l'apostolo deve anzitutto "stare con Gesù". Potremmo dire che l'apostolo è prima di tutto discepolo, ossia uno che sta con Gesù. Il legame stretto con la vita e le parole di Gesù è a fondamento della apostolicità dei discepoli. Se stanno con Gesù, andranno con lui in mezzo alle folle e faranno quello che Gesù ha fatto. "Senza di me non potete fare nulla" (Gv 15, 5). |