Omelia (25-01-2006) |
mons. Vincenzo Paglia |
Commento su Marco 16,15-18 "Finalmente", scrive l'evangelista, Gesù appare anche agli Undici. L'amore del Signore per gli Undici è grande e nello stesso tempo ambizioso: sta per affidare tutto nelle loro mani. Per questo non tarda a correggere la loro durezza; li rimprovera per la loro incredulità, prima a Maria di Magdala e poi ai due discepoli di Emmaus. Questa pagina ci fa ricordare che gli Undici - quindi tutta la Chiesa - sono anzitutto discepoli: debbono cioè continuare ad ascoltare e a ricordare le parole del Signore. E debbono porre la loro fiducia non in se stessi o nei loro piani o nei loro progetti ma solo nel Signore risorto. E il loro orizzonte deve essere il mondo intero. Sono inviati ad annunciare il Vangelo della risurrezione a tutti i popoli della terra. Ma non saranno soli. Il Signore darà loro il potere di cambiare il cuore e la vita degli uomini, di curare le malattie e di confortare chiunque ha bisogno |