Omelia (20-09-2023)
don Giampaolo Centofanti


La grazia orienta a riconoscere e ad accogliere i doni di Dio da ovunque vengano, le chiusure volontarie ma talora anche strutture mentali, schemi, ferite, paure, ostacolano l'ascolto della voce serena dello Spirito. È dunque un decisivo cammino imparare a riconoscere lo Spirito autentico di Dio da tante voci interne ed esterne che confondono in vario modo, anche quando si è ricevuta la grazia appunto di riconoscere e accogliere lo Spirito. Ma si tratta comunque di percorsi condotti da Dio: certo senza di lui non possiamo nulla. Talora Dio può permettere confusioni anche involontarie che evidentemente in qualche modo sono tappe di una crescita.
Ora mentre il cammino di ciascuno è libero, graduale, a misura di quella data persona quando le proprie scelte toccano per esempio il cammino di una comunità di crescita dove la grazia lo consente si può cercare di scegliere la via più sicura per la comunità non pensando solo a sé stessi. Questo è un punto tipico della società e della cultura attuali, che rendono le persone individui svuotati, isolati, consumatori persi in una massa anonima, non vi è in tanti casi alcuna abitudine a tenere conto anche degli altri. Quando si vivono dei problemi degli altri ci si dimentica ancora più pienamente. Invece questa attenzione potrebbe almeno talvolta aiutare a non incepparsi in problematiche fasulle, inutili, prendendo dunque la strada più costruttiva anche per sé stessi.