Omelia (30-09-2023)
don Giampaolo Centofanti


Gesù è attento a centrare gradualmente i suoi discepoli sul cammino autentico, orientandoli per esempio a non attaccarsi a glorie terrene sia pur buone. Gesù con delicatezza è attento alle pieghe fasulle che possono prendere i cuori e che senza il suo aiuto, senza l'esperienza di un lungo cammino di fede, si vivono senza nemmeno avvedersi della loro presenza e delle dinamiche che ne possono scaturire. Benché in quel momento tanti lo apprezzino i discepoli devono imparare a centrarsi sulla fede nuda in lui e non nelle precarie glorie che gli vengono riconosciute. Essere consegnato nelle mani degli uomini non necessariamente ma può comportare talora rischi fino a gravi oppressioni, ingiustizie, incomprensioni... Ed è un cammino anche imparare a guardare in faccia la realtà. Crescendo ci si avvede dei moventi fasulli di certi atteggiamenti, moventi dettati da timori, schemi, pretese, intorno a cose considerate così determinanti da non poter venire accettate che secondo le proprie vedute. Solo l'amore liberante e vivificante di Dio aiuta a liberarsi da false difese, fasulle pieghe del cuore...