Omelia (09-01-2006)
mons. Vincenzo Paglia


Dopo che Giovanni viene "arrestato", la parola profetica che annuncia un tempo nuovo è come incatenata. Ebbene, Gesù proprio da questo momento inizia a percorrere le strade della sua terra per annunciare a tutti la "buona notizia". È la prima volta che appare il termine "Vangelo". Il Vangelo non è una parola astratta, è Gesù stesso. È lui la buona notizia da credere e a cui affidare la propria vita. Marco ci porta all'inizio della predicazione di Gesù: egli con le parole e con le opere mostra che il regno dell'amore è giunto in mezzo agli uomini. Mentre cammina sulle rive del mare di Galilea chiama Simone e Andrea, due fratelli pescatori. "Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini", dice loro. Erano indaffarati a riassettare le loro reti, ma accolsero quell'invito e lo seguirono. È la storia del discepolo di ogni tempo. In ogni generazione, infatti, anche nella nostra, il Signore passa e chiama a seguirlo. Continuando a camminare sulla riva del lago di Tiberiade incontra altri due fratelli, Giacomo e Giovanni. Gesù chiama anche loro. Ed essi, dopo averlo ascoltato, lasciano le reti e lo seguono.