Omelia (10-10-2023)
don Giampaolo Centofanti


Marta fa cose buone con le proprie forze e i propri criteri e così vuole avere tutto sotto controllo. Ciò le causa ansia, affanno, giudizio sugli altri, persino su Gesù. Insegna persino a Gesù come si fa. Marta non vive così per una chiusura del cuore ma è una creatura in cammino sincero con Gesù e allora si lascia rinnovare dall'amore delicato e sapiente di Gesù. La via che egli le mostra è quella di guardare e vivere ogni cosa non con le proprie forze e i propri criteri ma appoggiandosi sempre più alla grazia di Dio e cercando di guardare ogni cosa dal punto di vista di Dio, ossia secondo i criteri della fede. Ecco che allora Marta si avvede che lei ha la chiamata a servire mentre Maria ha quella ad accogliere Gesù, che altrimenti sarebbe rimasto solo ad aspettare il pranzo. La parte migliore che si è scelta Maria non è meccanicamente la preghiera ma la volontà di Dio che nel suo caso in quell'episodio è la preghiera. È la volontà di Dio il bene sicuro da cercare, il bene solido che rimane e nessuno ci può davvero togliere.