Omelia (15-01-2006) |
don Girolamo Capita (giovani) |
Orientati per orientare Subito dopo aver ricevuto il battesimo da Giovanni nel fiume Giordano, Gesù comincia il suo ministero di annuncio dell'avvento del regno di Dio nella sua persona, chiamando i primi discepoli. La pagina del vangelo di Giovanni di questa domenica è densa di contenuti e offre interessanti spunti per la meditazione. C'è Giovanni che ormai indica ai suoi discepoli chi devono seguire: Gesù. E' lui il vero agnello pasquale! I discepoli vengono orientati nel seguire Gesù. E' evidente che questi giovani uomini cercano qualcosa nella loro vita e se Giovanni, che è il loro maestro, gli fa comprendere che seguendo Gesù possono trovare quello che cercano, allora vale la pena seguirLo. A me sembra che sia importante la figura orientativa e testimoniale di Giovanni il Battista. Lui non è una persona attaccata al suo ministero, alla sua missione, od anche al potere che la sua predicazione suscita nelle persone che lo ascoltano e provoca in loro la conversione. Giovanni è un uomo libero perché lui già vive per Gesù Cristo. Abbiamo compreso che lui è il precursore e la sua vita è spesa, cioè investita per invitare gli altri all'incontro personale con il Verbo incarnato, cioè con l'autore della vita e con la fonte della felicità della vita stessa. Giovanni è colui che sa che solo nell'amore con il Signore si vive la vita in pienezza. Ogni giovane, anzi ogni persona umana è alla ricerca della felicità. Oggi ci sono tante persone che pretendono da dare ricette pratiche o di offrire se stessi come modelli da copiare per raggiungere la felicità della propria vita. La figura di Giovanni è importante perché lui non offre ricette, non dice che l'approdo della felicità consiste nel seguire lui o nell'imitare il suo stile di vita, ma la risposta di senso alla ricerca della propria felicità si può trovarla solo nella sequela di Chi dona la sua vita per amore. Infatti nel momento stesso in cui i discepoli si accostano a Gesù, scoprono già di essere al centro della vita di quel Uomo. La domanda che Gesù gli rivolge in quel: "Che cercate?" è già densa di amore per loro!!! E' una domanda accogliente perché fatta da Gesù che conosce il cuore degli uomini, e conosce il loro cuore, ossia il loro bisogno, desiderio di felicità. Nella loro risposta, i due giovani chiedono a Gesù di poter abitare con Lui, cioè di poter vivere con Lui. Inizia così la vita comune tra Gesù e quei giovani che diventano Suoi amici. Tutto ciò che il Padre rivela a Gesù, Lui lo condivide con loro. Cosa comunica il Padre al Figlio Gesù? Tutto il suo Amore!!! Allora è nell'Amore rivelato e donato da Gesù Cristo che ogni uomo può trovare la risposta alla sua sete di felicità. Carissimi giovani spero che anche voi, fermandovi a riflettere su questo brano evangelico, possiate riscoprire il Vostro Giovanni Battista, cioè colui o coloro che vi hanno trasmesso la gioia del proprio vivere per Cristo e vi hanno orientato decisamente a seguire Gesù nella vostra vita. Ma io voglio sperare ancora di più per voi. Io desidero che voi possiate essere nel mondo di oggi Giovanni Battista per i vostri amici, specialmente per quanti stanno lontani anni luce dalla Vera Luce che è Cristo. Sì, voi innamorati di Cristo sarete liberi da voi stessi e felici di potere orientare gli altri a Lui. A volte basta poco per chi già vive nella profonda relazione di amicizia con Cristo, basta così poco da essere semplicemente se stessi, come Giovanni Battista. Siate semplicemente giovani cristiani e saprete orientare i giovani in cerca della felicità a Cristo e Lui provvederà ad entrare nei loro cuori. Auguri e buon cammino. |