Omelia (24-10-2023)
don Giampaolo Centofanti


Solo la grazia può rendere pronti alla sempre nuova venuta di Dio con tutti i suoi doni. Prontezza a lasciarsi portare, a operare, comunque e ovunque il Signore voglia, le vesti strette ai fianchi; e a lasciarsi rinnovare negli stessi discernimenti, attingendo alla Parola e ad ogni aiuto di Dio in essa. Una prontezza che si può fare sempre più intensa e perseverante nella crescita, anche nei momenti difficili, attenta al primo sorgere della nuova grazia. Qui Gesù fa comprendere che anche quando la grazia è stata ricevuta l'attenzione a riceverla può inutilmente venire meno, superbia, interessi e affanni della terra possono distogliere da essa. Per esempio, Maestro dicendo questo offendi anche noi, rispondono a Gesù i dottori della legge: si sentono offesi dai suoi avvertimenti invece di cercare di cogliere quello che dice una persona amorevole come lui, che se sottolinea con forza certi pericoli avrà pure motivo. È invece, in proposito, davvero interessante vedere appunto che Gesù così vicino, comprensivo, amorevole talora usa parole forti proprio per aiutare a tenere svegli. Evidentemente l'amore solo dolce e delicato, via fondamentale di Gesù, può in certi casi non aiutare a restare svegli, favorendo un restare in superficie, nei formalismi, nella distrazione, nel lasciarsi prendere dai propri pensieri vari invece di porre ogni vigilanza sulla crescita autentica.