Omelia (08-11-2023)
don Giampaolo Centofanti


Senza la grazia non possiamo fare nulla. Se Dio ci dona la grazia di seguirlo in un più approfondito cammino di fede riceviamo il dono dei doni perché ci si aprono tutte le porte della vita, con ogni bene. Eppure ferite, timori, attaccamenti, possono ostacolare questo percorso. Ciò spesso inizialmente è naturale perché l'uomo deve avviarsi verso un oltre che scoprirà mentre tende a restare alla sue apparenti già sperimentate sicurezze, in realtà senza Dio precarie e variamente distorte. Ma la grazia gradualmente orienta a lasciarsi portare oltre, con impegno nuovo. Qui dunque sta un punto che nel brano odierno Gesù evidenzia: pur avendo la grazia si può prolungare in eterno questa fase di transizione, rimandando l'impegno nuovo, prendendolo una volta sì e due no, perdendo tanta vita e tanti doni che pure Gesù avrebbe in serbo per noi. Il dono dei doni, chiamati da Dio eppure distratti verso ciò.