Omelia (10-11-2023) |
don Giampaolo Centofanti |
Commento a Lc 16,1-8 Il figlio maggiore, fratello del figliol prodigo, si era "impossessato" dell'azienda del padre pur essendo solo un suo amministratore. Tutto doveva essere sotto il suo ferreo controllo e venire gestito secondo criteri apparentemente perfetti. Ma queste fasulle impalcature sono a rischio crollo e quando ciò avviene di fatto egli non ha più nulla da amministrare. Allora deve trovare il modo di farsi aiutare in futuro da quelli che vessava con le sue rigidità. Opera sconti sui debiti di ciascuno. Il padre di quella azienda così particolare loda il dipendente che finalmente, proprio persa la gestione, finalmente agisce come il padre stesso avrebbe sempre voluto. E osserva che l'uomo usa ogni strada per raggiungere obiettivi fasulli mentre può così poco aguzzare l'ingegno e ogni propria capacità sulla via della vita autentica, datrice di ogni bene. Davvero incredibile! |