Omelia (22-01-2006) |
don Luciano Sanvito |
'Esci dal guscio' [ Santa Famiglia (rito ambrosiano) ] (Lc. 2,41-52) Contro il pericolo di una famiglia che si chiude o tende a farlo, oggi, di fronte alle paure del mondo esterno, ecco l'immagine evangelica di una famiglia autenticamente in rapporto con il mondo, attraverso questo figlio che pare il 'fuggitivò da essa, ma che in effetti schiude la famiglia da un rapporto introico-egocentrico, per metterla in gioco verso il mondo esterno, in confronto con la realtà dell'altro, delle 'cosé che la interpellano e la fanno essere se stessa, svincolandola dalla riduzione dell'intimismo e del pacifismo becero e bigotto. La famiglia, per essere se stessa, ha bisogno di questi figli d'avanguardia, in trincea e in avanscoperta, che paiono al momento trasgressivi e rivoluzionari, ma che si rivelano come la valvola non solo di sfogo, ma di regolazione della ossigenazione della realtà famigliare stessa, resa in questo modo stimolata a rapportarsi con il 'fuori' di essa, che la renda sempre più oggettiva e presente nella realtà del mondo. Famiglie senza problemi non esistono, e il coprirli non serve a nulla, anzi è come coprire una pentola in ebollizione: prima o poi scoppierà. La famiglia ha necessità di confronto con l'ambiente esterno, che se da un lato crea problema alla famiglia stessa, dall'altro la rende capace di affrontare la situazione, maturando nella propria identità e forgiando i membri ad essere atti ad affrontare la società. Ecco perché la famiglia che è costretta a aprirsi al mondo è anche quella che si purifica meglio e evita il pericolo dell'illusione, dell'intimismo e del falso vittimismo, ricreandosi secondo il modello che le viene presentato, giorno per giorno, dalla situazione del presente, che è la base e il pozzo dove attingere per una famiglia rinnovata e rinnovante, luogo di armonia non perché nasconde i problemi, ma perché sa uscire allo scoperto e mostrarsi, per quella che deve essere in verità: unita, gioiosa, rafforzata, attenta a seguire ciò che il presente le sta donando nelle situazioni quotidiane, come cibo che la fa crescere. La famiglia oggi è chiamata alla vocazione semplice e grande di far uscire se stessa ed ogni suo membro dal guscio della morte morale, dell'intimismo, dell'egoismo e della comoda e sicura situazione, orientandola verso l'avventura che le è data da vivere ogni giorno: costruirsi in verità e in amore, seguendo il valore del presente, occasione e stimolo per essere, noi tutti, inseriti nella famiglia della gioia quotidiana, che è il cibo che ci è dato per il cammino della vita. |