Omelia (29-11-2023)
don Giampaolo Centofanti


Non parole a tavolino ma dal vivo, nelle situazioni specifiche. Ciò non vuol dire per esempio non preparare bene un'omelia ma essere pronto a non ripeterla meccanicamente, in ascolto delle ispirazioni del momento, della circostanza reale. Su questa via si impara ad entrare nel mistero di Dio e dell'uomo, lasciandosi ingannare sempre meno da ansie, schemi, voci interiori ed esterne che confondono. Si entra in una consapevolezza della propria e altrui coscienza spirituale e psicofisica. Ma prima di ciò si è, anche con i propri limiti, nelle mani di Dio che opera con la sua sapienza. Il punto dunque è col suo aiuto cercare di essere sempre più uniti con cuore sincero a Dio, spogliati gradualmente anche dagli attaccamenti più profondi. Solo in Dio anche i rapporti umani più cari trovano la loro autenticità e mettono nel profondo al riparo da sofferenze e delusioni. Il cammino in tale direzione è quello della perseveranza nella crescita.