Omelia (08-12-2023) |
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Ti saluto o piena di Grazia! Cari Bambini ben trovati! Oggi abbiamo ascoltato uno dei Vangeli più belli che conosciamo, quello dell'Annuncio dell'Arcangelo Gabriele a Maria. La scena avviene a Nazareth, un piccolo paesino della Galilea che contava, all'epoca, circa 200 abitanti. Ad un certo punto ecco una luce immensa e l'Arcangelo Gabriele che, come abbiamo sentito dal Vangelo, si reca da una giovinetta di nome Maria e la chiama con un nome molto particolare: Piena di Grazia! È un modo di dire strano. Infatti nessuno mai era stato chiamato così in tutta la Bibbia! Molte persone scelte da Dio erano state chiamati per esempio Profeti o Eletti oppure Benedetti, etc. Ma Piena di Grazia, proprio nessuno. E a quel tempo anche se si fosse potuto usare un cellulare e interpellare Google, alla voce Piena di Grazia... non sarebbe uscito fuori proprio niente. Quindi? Quindi quel saluto indicava qualcosa di veramente grosso! Beh sicuramente in quella piccola giovane Maria, se era piena di Grazia, non poteva esserci neanche il peccato originale. Inoltre essere Piena di Grazia doveva indicare che questa giovane avrebbe dovuto affrontare una grandissima missione. Sarebbe stata lei la mamma del futuro Messia, del Figlio di Dio, di Gesù stesso! Che cosa bella! Certo non è facile pensare ad un mistero come questo. Vi racconto allora una storia che ci aiuta a capire. Nel 1854 Papa Pio IX decise, in accordo con tutti i vescovi del mondo, che Maria, visto che era Piena di Grazia fin dalla nascita poteva essere chiamata con un termine speciale: Immacolata Concezione. Il termine Immacolata viene dal latino e significa: senza macchia; il termine Concezione, significa dal momento in cui lei iniziò a ed essere concepita. Così il Papa voleva esprimere la grandezza di Maria con dei termini precisi. Solo che questo linguaggio non tutti riuscivano a capirlo. Infatti anche se il Papa aveva detto che si poteva chiamare Maria come la Immacolata Concezione, molta gente che, non sapeva ancora leggere e scrivere, non capiva bene cosa questo significasse. Avvenne allora un fatto straordinario. In un freddo giorno di inverno dell'anno 1858 una povera giovinetta, di nome Bernardette, andava in cerca di un poco di legna da vendere. Lei abitava in un piccolo paese della Francia nella regione dei monti Pirenei. Mentre cercava la legna ecco che all'improvviso si sentì nel cielo come un rombo di vento che la spaventò. Guardò gli alberi, ma... niente si muoveva. Eppure il vento lo aveva sentito... In lontananza allora ecco che apparve dapprima una grande luce dalla quale usci una bellissima Signora vestita di bianco con una cintura blu intorno alla vita, dei petali di rosa ai piedi e una corona del rosario in mano. Bernardette era sia spaventatissima, sia incantata dalla bellezza di quella Signora. Chi era? E perché appariva ad una povera ragazza ignorante come Bernardette? Dopo qualche istante di silenzio, la Bella Signore si fece il segno della croce e iniziò a recitare il Rosario...anche Bernardette si fede il segno della croce. Poi la Signore chiese a Bernardette se voleva tornare in quel posto per quindici giorni. Bernardette disse di sì, e quando la visione scomparve si ritrovò tutta confusa non comprendendo bene quello che fosse successo. La mamma venne a sapere del fatto e si arrabbiò moltissimo con lei perché pensava che si trattasse di una bugia. E così molti iniziarono a pensare che Bernardette fosse una povera matta che si era inventato tutto. Intanto però Bernardette continuava a tornare alla grotta, anche se la polizia la minacciava di non andare...Il paese era diviso. Anche il parroco, non credeva a Bernardette. Quando Bernardette le raccontava i fatti, lui era molto scettico. Un giorno addirittura la Bella Signora aveva mandato a dire che voleva si costruisse una cappella per la preghiera. Ma il parroco proprio non ci credeva! Dite a quella Signora, cara Bernardette, che io non farò proprio nulla e che se vuole che mi interessi di queste cose mi deve dire come si chiama! Insomma per la povera Bernardette non era facile. Lei non sapeva quale fosse il nome di quella Bella Signora che continuava ad apparirle. Un giorno però si ricordò di chiedere quale fosse il suo nome. La Bella Signora allora alzò gli occhi al cielo, poi apri le braccia verso Bernardette ed esclamò in dialetto: Je soy la Immaculada Conceptiao. Poi sorridendo scomparve. Bernardette era felice di sapere il nome della Signora, ma non sapeva proprio cosa significasse quel nome. Corse allora a più non posso verso la canonica, bussò al parroco e quando questi scese disse tutto di un fiato: la Signora ha detto di essere la Immaculada Conceptiao. Cosa? Disse sbalordito il parroco? Ma sei sicura? Sai cosa significa questa frase? Bernadette, che non aveva ancora studiato il catechismo e non sapeva neanche leggere, rispose candidamente: non lo so cosa significa, ma è quello che mi ha detto! Il parroco non riusciva a nascondere la commozione. Infatti lui sapeva bene che cosa significasse quel nome e sapeva che papa Pio IX quattro anni prima aveva promulgato il dogma di Maria Immacolata Concezione. Dal Cielo Maria si era chiamata allo stesso modo! Non poteva che essere lei! Ancora oggi milioni di persone si recano a Lourdes nel luogo ove questo fatto meraviglioso è successo. La Immacolata aveva insegnato a Bernadette come pregare, come pregare per i malati e per i peccatori, come diventare più buoni. E oggi anche noi vogliamo imparare dalla Vergine Maria ad essere più buoni, a pregare per chi si comporta male e in modo particolare perché fra uomini divisi dalle guerre ritorni la pace. Molti giovani ancora oggi vanno a Lourdes accompagnando i malati. Un giorno un parroco portò con sé un paio di giovani, Gigi e Carlo, che all'oratorio si comportavano sempre male. Quando Gigi e Carlo arrivarono a Lourdes, il loro piano era quello di divertirsi e fare il massimo della confusione possibile. Ma anche a loro successe un piccolo miracolo: mentre stavano per andare a fare macello lontano dal gruppo, una bambina cieca li chiamò mentre cercava spingere la sua carrozzella: per favore aiutatemi, vorrei andare dalla Grotta! Gigi e Carlo volevano scappare, ma la voce di quella bambina ormai gli era entrata dentro le orecchie... Va bene, ma solo per un poco- si dissero fra di loro. Piano piano i due, spingendo la carrozzina si avvicinarono alla Grotta. La bambina gli chiese: Potete descrivermi cosa vedete?: beh, ci sono tante persone in ginocchio, ci sono dei malati, c'è una bella statua della Madonna in una piccola nicchia sulla roccia, ci sono tante belle ragazze e...poi c'è una mamma che ha in braccio un bambino malato, un giovane che non cammina, un ragazzo con le stampelle...sono malati, ma in loro c'è un bel sorriso....mentre Gigi e Carlo parlavano, la bambina sulla carrozzina aveva iniziato a piangere e quel pianto stava per contagiare anche loro... Come era possibile che tutta quella gente così sfortunata fosse felice. Cosa succede in questo posto? si domandavano Gigi e Carlo. Ma ormai non erano più quelli di prima. Anche loro sentivano che sotto quella Grotta la Immacolata Concezione aveva toccato il loro cuore. Intanto due Signore, Marianunzia e Letizia, passavano vedendo la scena dei due ragazzi che accompagnavano la bambina: Devono essere proprio dei bravi ragazzi questi due, sono venuti a portare la loro sorellina qui alla Grotta... Bravi noi? - dicevano Gigi e Carlo- Nessuno ci ha mai detto che siamo bravi! Ora quei due ragazzi non sono più quelli di prima, tornati a Roma sono diventati responsabili dell'Oratorio e quando si fa il pranzo di Natale per gli anziani sono i primi a servire. La gioia di aver sentito vicino Maria Immacolata li ha veramente fatti rinascere. Buona festa della Immacolata, Commento a cura di don Dario Gervasi |