Omelia (22-01-2006) |
padre Paul Devreux |
Il Vangelo di oggi comincia dandoci l'annuncio dell'arresto di Giovanni Battista. Gesù rimane solo e ritorna in Galilea. Qui comincia la sua predicazione e dice: "Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino; convertitevi e cedete al vangelo." Convertiti: non convertirvi ma, ora ti è possibile farlo, perché sono venuto per aiutarti in ciò, rivelandoti l'autentico volto del Padre. Convertirsi significa cambiare mentalità, guardare il mondo con uno sguardo diverso: quello di Dio. Questo è possibile se riesco a credere al vangelo, alla buona notizia che è Gesù. Gesù è una buona notizia perché non solo mi rivela il volto di Dio; lo è anche perché è il Dio con noi, venuto a sostenerci e a condividere le nostre realtà, per manifestare la disponibilità e fedeltà di Dio nei nostri confronti. Andiamo al pratico: a cosa mi serve tutto ciò? Mi aiuta a credere nell'esistenza di Dio e nella prospettiva di un "al di là", ma mi può aiutare molto anche in questa vita, perché credere nel vangelo mi aiuta anche a credere nel regno di Dio non solo in cielo, ma anche in terra, quindi credere che è possibile costruire un mondo bello, dove regni la fratellanza. Questo implica il dare fiducia e credere nell'uomo, creatura di Dio. Sappiamo che non è sempre facile, e che le esperienze negative tendono ad indurirci e a scoraggiarci. Ecco perché non bastano le belle parole incoraggianti; per riuscirci occorre seguire Gesù il più possibile, per ricevere da lui la capacità e il sostegno necessario. La creazione è il sogno di Dio, inguaribile ottimista. Dio scommette sull'uomo e sostiene questa scommessa con la sua venuta. La creazione non è finita. Il Signore m'invita a collaborare con lui per renderla sempre più bella. La diffidenza, gli atteggiamenti di chiusura e di difesa nei confronti dell'uomo mi disumanizzano e fanno di me un essere triste e arrabbiato. La fiducia in Dio, che mi apre alla fiducia nell'uomo, mi umanizza profondamente facendo di me un costruttore di pace e un ottimista. Ecco perché, anche egoisticamente parlando, io dico che mi conviene la strada del provare a credere al vangelo seguendo Gesù. Gli Apostoli hanno cominciato a vivere veramente quando hanno cominciato a seguire Gesù. Prima erano pescatori frustrati dalle reti vuote. Viva Gesù. |