Omelia (17-02-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
"Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi ed eredi del regno che ha promesso?"

Come vivere questa Parola?
Fin dove si estende il nostro amore? Qual è la sua larghezza?
Alla scuola di san Giacomo oggi impariamo a fare di colui che è al margine il nostro centro, a prediligere nel nome di Gesù colui che è escluso, ad offrire piena considerazione al povero, ad accogliere il forestiero (cfr. Mt 25,35-40). Nessuno si senta rifiutato o scartato, dal momento che Cristo stesso, "la pietra che i costruttori hanno scartato", è diventato "pietra angolare", "pietra scelta" (cfr. 1 Pt 2,6-11).
È lo Spirito Santo ad insegnare all'anima un profondo amore per gli uomini e la compassione per tutti gli smarriti. Giudicare non è compito riservato agli uomini (spetta agli angeli svolgere questo lavoro, nell'ultimo giorno, al tempo della mietitura – cfr. Mt 13,41-42). La storia è invece il tempo della misericordia e della pazienza di Dio, che non vuole che il peccatore muoia, ma che si converta e viva (cfr. 2 Pt 3,9)!

Oggi mi impegnerò in un esercizio di magnanimità (= larghezza d'animo!): invocherò ogni benedizione e dono di Dio proprio su chi più a fatica sopporto, su chi meno mi ama e perciò meno mi risulta amabile; in preghiera ricorderò di pronunciare su di lei/lui il "bel nome" (cfr. Gc 2,7) che è stato invocato su tutti gli uomini, il nome di Gesù, che vuol dire "Salvezza per ognuno".

Dagli Antichi Padri:
"Coloro che sono fatti degni di diventare figli di Dio (...) a volte, per azione dello Spirito, sono infiammati da tale gioia e amore che, se fosse possibile, prenderebbero ogni uomo nelle proprie viscere, senza distinguere tra malvagio e buono".
(Pseudo Macario)