Omelia (25-12-2023) |
padre Paul Devreux |
Se siamo qui, questa sera, è per festeggiare la nascita di Gesù. Festeggiare il fatto che in lui Dio viene a trovarci, viene a stare con noi. Gesù viene perché Dio desidera stare con noi e desidera farsi conoscere. Questa venuta è una buona notizia per tanti motivi. Uno è perché Dio è l'unico che crede nella pace che tutti vogliamo. Gesù, per costruire la pace, decide di farsi bambino, fragile e bisognoso. Tante volte sento dire che prima ci si aiutava di più. Io dico che ci si aiutava perché nessuno aveva paura di manifestare il suo bisogno. La chiave di ogni relazione è il bisogno. Dal ricco non entri perché non ha bisogno, così come non entri da chi dice che non ha bisogno di nessuno, perché è talmente deluso e ferito dalle relazioni, che ne ha paura, e preferisce morire di solitudine. Il bisogno è alla base di tutte le nostre relazioni. E guarda caso, la prima cosa che Dio sceglie di fare, venendo in questo mondo, è quella di farsi debole e bisognoso. Si mette nelle nostre mani, pur sapendo il rischio che corre, per dirci: "Questa è la via della vita; non abbiate paura". Con l'aiuto di Dio, con la preghiera, con l'ascolto della Parola, questa via è percorribile. Gesù ci viene incontro, e con il suo aiuto, posso mostrarmi bisognoso. Dio si fa bambino, perché un bambino non fa paura, e non può fare del male a nessuno; lasciamolo entrare e crescere nella nostra vita. Un'altra buona notizia che arriva con la nascita di Gesù, la vediamo nell'annuncio degli angeli ai pastori, che erano persone emarginate e disprezzate. Gli angeli vanno a chiamare i pastori per annunciare loro che è nato per loro un salvatore, che li riscatta semplicemente amandoli e trattandoli da figli di Dio. Basterà questo per dare a loro e a tutti pari dignità. Anche questo è un bisogno. L'uomo ha sempre avuto tendenza a costruire barriere sociali. Gesù, dichiarandoci figli di Dio, e di conseguenza fratelli, le distrugge tutte. Ora sta a noi lasciarlo entrare nella nostra vita, per crescere in questa consapevolezza e vivere la nostra dignità di figli di Dio. Buon Natale. |