Omelia (07-01-2024)
padre Paul Devreux


Oggi contempliamo Gesù che si mette in cammino.

Lascia casa sua, i suoi cari, e va' sul Giordano, a cercare Giovanni Battista.

Non sappiamo quale coscienza ha di se, ma possiamo supporre che l'andare ad ascoltare Giovanni Battista, è segno di una ricerca.

Ascoltando Giovanni, Gesù decide di lasciarsi battezzare da lui. Si lascia immergere nel Giordano.
Questo gesto manifesta la sua volontà di presentarsi come uno di noi, con estrema umiltà, anche se lui non ha peccato, e il Padre condivide questa sua scelta. Infatti gli conferma la sua identità con tre segni eloquenti.

1°- "vide squarciarsi i cieli". Il cielo rappresenta ciò che ci impedisce di vedere Dio. Quando è squarciato significa che è aperto definitivamente. Stessa cosa che succede quando il velo del Tempio viene strappato: d'ora in poi, contemplando Gesù, possiamo farci un'idea di chi è questo Dio Padre.

2°- "Lo Spirito discende verso di lui come una colomba". Segno che Dio è presente in Gesù e lo guida.

3°- "una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento". Dio dichiara che è suo figlio, che gli assomiglia. Gesù è la sua immagine in terra per noi.

Questa voce la sentiremo ancora il giorno della trasfigurazione dove aggiunge:"Ascoltatelo".

Da questo momento Gesù sa chi è. Ciò non significa che sa tutto ciò che dovrà fare. Gesù riprende il suo cammino, continuando a seguire, per adesso, l'esempio di Giovanni, come prima ha seguito quello di Giuseppe, di Maria e quello di qualche bravo rabbino di Nàzaret.

Gesù riprende il suo cammino. Comincerà battezzando e predicando come Giovanni Battista.

Contempliamo Gesù, da uomo incarnato, che fa la sua fatica quotidiana, alla ricerca del bene comune; interrogandosi sul da farsi, alla scoperta dell'uomo, di se, e di suo Padre.

A tutti noi il Signore dice:"Tu sei mio figlio". Se prendo coscienza di questo, avrò anche la forza e la voglia di provare ad esserlo, vivendo il più possibile da cristiano, da discepolo e fratello di Gesù.

Signore, che questa contemplazione metta in me e in tutti noi, la voglia di perseverare nel cammino, alla ricerca del bene comune e di Dio, nel nome di Gesù Signore nostro.

Cominciamo col domandarci: quando ho visto o vede questo Cielo aperto?

Buona domenica.