Omelia (29-02-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto (...) e nel futuro la vita eterna. Come vivere questa Parola? Con la formula solenne che introduce verità di grande peso, Gesù rivela un aspetto molto importante della sequela: l'indispensabile distacco dai beni non è penalizzante la vita; anzi diventa condizione di pienezza. Come quando vuoti e pulisci bene un recipiente per riempirlo di profumo pregiato. Chi non è inquinato di possesso ha il cuore libero per godere in modo limpido ciò che la vita offre di bello, vero e buono. La qualità del vivere liberi da ogni attaccamento è premessa della vita eterna, di cui Gesù dice: "E' conoscere Te, unico vero Dio e Colui che hai mandato: Gesù Cristo". La vita eterna inizia dunque qui nella fede per sfociare nella pienezza della visione. E le persecuzioni? Sono da mettere in conto come qualcosa da cui siamo avvertiti che questa terra non è la nostra vera dimora. Mi eserciterò oggi nel rendermi consapevole di quello che di positivo la giornata mi offre, rendendone grazie al Signore. Se poi incontrerò contrasti e opposizioni, la mia mente non processerà chi ne è causa, perché ne farò occasione di offerta e di amore, andandomene, libero e sciolto verso Casa. Una voce d'Oriente "Non ci si distacca per alzare delle barriere contro il mondo, ma per accogliere la vera gioia nel mondo. Perdendo l'inutile, si trova l'essenziale". Dugpa Rimpoce, monaco tibetano |