Omelia (14-01-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gv 1,35-42 Come vivere questa Parola? Il Battista segue con lo sguardo il Nazareno, lo fissa, e avverte nel proprio cuore la netta percezione di trovarsi alla presenza del Messia. Ne è talmente certo che non può fare a meno di dichiararlo ad alta voce: «Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che Israele sta da tempo attendendo». L'evangelista nel seguito del racconto annota che due dei discepoli del Battista, sentendolo parlare così, subito iniziano a seguire Gesù. Una scena che fa riflettere sull'importanza delle mediazioni umane nelle esperienze di discepolato. Ma soprattutto sul fatto che le esperienze di discepolato possono avere inizio a condizione che il "Giovanni Battista" di turno ci lasci liberi di seguire Gesù e non di rimanere legati a lui; di uscire dalla nostra "comfort zone" e non di rimanere sospesi in una eterna indecisione; di fare spazio a Dio e al prossimo e non di rimanere bloccati nei desideri esclusivi di autorealizzazione.
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