Omelia (17-01-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 3, 1-6

Come vivere questa Parola?

Gesù entra di sabato nella sinagoga e guarisce un uomo con la mano paralizzata. C'è ancora un insegnamento sul sabato che Gesù rivolge agli uomini del suo tempo fatto questa volta di azione e attenzione per l'umanità e non solo di parole. Gesù non è solo uno che dice, ma uno che fa quello che dice, a differenza dei farisei, suoi severi detrattori, che dicono e non fanno (cfr Mt 23, 3).

Restituendo all'uomo con la mano paralizzata la possibilità di muoverla, Gesù gli sta offrendo non solo la salute del corpo ma la possibilità di vivere relazioni rinnovate. Con le mani, infatti, si stringono alleanze, si fa la pace, ci si prede cura del prossimo, ci si pone di fronte agli altri con il desiderio di donare non solo qualcosa, ma se stessi. Sta però alla libertà dell'uomo usare le mani nuovamente aperte per compiere il bene o il male.

Il Signore ci apre una possibilità, a noi il compito di decidere come impegnarla.


Signore, apri le nostre mani, rendici capaci di compiere il bene, ma soprattutto apri le nostre coscienze perché impariamo a riconoscerlo! Così sia.


La voce del Papa

«È necessario aiutare a riconoscere che l'unica via consiste nell'imparare a incontrarsi con gli altri con l'atteggiamento giusto, apprezzandoli e accettandoli come compagni di strada, senza resistenze interiori. Meglio ancora, si tratta di imparare a scoprire Gesù nel volto degli altri, nella loro voce, nelle loro richieste. È anche imparare a soffrire in un abbraccio con Gesù crocifisso quando subiamo aggressioni ingiuste o ingratitudini, senza stancarci mai di scegliere la fraternità».


FRANCESCO, Evangelii gaudium, 91


Don Giuseppe Tilocca - giustiloc@tiscali.it