Omelia (02-02-2024)
don Giampaolo Centofanti


Più viene la grazia più ci pone in ricerca della volontà di Dio, del suo sempre nuovo manifestarsi in mille modi. In questo brano tutti sono in attesa continua del venire rinnovato di Dio. Simeone è mosso dallo Spirito perché cerca intensamente di lasciarsi portare dalla Luce che illumina il suo cuore. È interessante osservare che la stessa traduzione dal testo originale può approfondirsi con il vivificarsi della vigilanza. Infatti prima si dice che Anna non si allontanava mai dal Tempio poi si afferma che sopraggiunge proprio in quel momento. Ma il testo forse dice non sopra-ggiunta in quella ora ma fissa-su quella ora, il sempre nuovo venire di Dio. E quanta grazia con ogni bene queste persone accolgono, si scambiano! Ci incoraggiano alla speranza del nuovo stupefacente venire di Dio continuando a scavare, quando percepiamo grazia, doni e quando no, certi che stiamo trovando un tesoro senza paragoni con nulla.
Porto un esempio. La Madonna dice a Bernadette di bere alla fonte e lei va al fiume Gave ma la Signora fa cenno di no. Se non ricordo male la nostra va ad una fonte ma Maria fa cenno di no. Allora trova un piccola pozza di fango. Scava, trova sterpaglia, spine ma continua a scavare finché trova una nuova sorgente d'acqua che guarirà tanti.