Omelia (25-01-2006) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Le manifestazioni di Gesù risorto Le apparizioni di Gesù Risorto non servono a spettacolarizzare un evento grandioso; non richiedono le grandi folle, non pretendono una pubblicità effimera. Gesù, però, appare a molti ed in modo diverso. Le sue sono manifestazioni che hanno sempre una particolare motivazione. Sono un invito alla fede; sono la dimostrazione che tutto quanto aveva predetto si è attuato; sono un invito a ripercorrere la sua vicenda terrena e scoprirne i significati più profondi. Le apparizioni agli apostoli contengono un messaggio speciale ed inequivocabile. Sono un mandato, anzi il mandato che è rivestito da una ufficialità solenne. È un messaggio che diventa subito mandato, per una comunità che ormai si sta preparando. La chiesa fondata sul Cristo Risorto, è missionaria. Gli apostoli continuano la missione di Gesù. Il fondamento della chiesa, che nasce dal costato di Cristo, è in questi passi dove riceve la sua missione. È una promessa di assistenza, di presenza. Anzi è l'attuazione di una promessa che Gesù stesso aveva già proclamato. È Gesù stesso che si mostra vivo per dirsi sempre vivo nella sua chiesa. È Gesù che si dona ancora per noi. Tutte le promesse di Gesù richiedono il nostro coinvolgimento. Non sono mai promesse lanciate per caso, mai si lasciano da sole. Il messaggio di Gesù Cristo agli apostoli diventa, nella liturgia della chiesa, messaggio attuale, messaggio vivo per noi: impegno per la nostra vita. Impegno a seguire la sua missione, impegno di conversione vera e sincera, impegno nel cercarlo sempre nella chiesa, nei sacramenti per riconoscerlo nel mondo, bisognoso del nostro aiuto. |