Omelia (11-02-2024)
Omelie.org (bambini)


"lo voglio sii purificato"
Cari Bambini ben trovati!
Oggi abbiamo ascoltato una storia veramente bella: la guarigione di un lebbroso! Noi non sappiamo più cosa sia un lebbroso perché fortunatamente questo male, qui da noi in Italia, non c'è più da tanto tempo. Anticamente però era molto diffuso. Anche san Francesco quando vedeva un lebbroso all'inizio rimaneva molto colpito e aveva paura. Infatti l'aspetto di un lebbroso era veramente brutto.
Talmente era brutto, che i lebbrosi erano obbligati innanzitutto a coprirsi con dei lenzuoli, e dovevano vivere lontano da tutti. Non potevano avvicinarsi a nessuno e spesso avevano dei campanelli che suonavano per dire alla gente di allontanarsi. Nessuno poteva toccare un lebbroso. Insomma essere lebbrosi era veramente una delle cose più brutte che ti potevano capitare. Era un po' come essere morti. Infatti quando capitava che un lebbroso guariva era considerato come un morto che risorgeva. I lebbrosi erano praticamente esclusi da tutti!
Vi è mai capitato di essere stati esclusi dagli amici? Per esempio quando a calcio chiamano tutti in una squadra e nessuno ti chiama? Oppure quando le amiche si riuniscono per parlare e quando ti vedono si azzittiscono perché non vogliono che tu partecipi ai loro discorsi? Beh è molto brutto. Pensate io ancora mi ricordo che un giorno in quarta elementare avevo invitato tutta la classe alla mia festa. Ero proprio felice di poter festeggiare con i miei compagni. Solo che uno ad uno i miei compagni di classe chiamarono dicendo: non posso venire, io non ci sono, non ti conosco e quindi non vengo. Alla fine... nessuno venne alla festa. Mi ricordo che mi sentii proprio escluso da tutti. Sentirsi esclusi è brutto. Un po' come dovevano sentirsi i lebbrosi... Anche se oggi non c'è più la lebbra, ma ci sono tante persone che vengono escluse per tante motivi... e come sono tristi!
Gesù però voleva mostrare che si può vincere anche la lebbra. Gesù è il Figlio di Dio, uguale a Dio e quando vede il lebbroso decide addirittura di toccarlo e dirgli: Sii purificato! cioè, Sii guarito! E subito il lebbroso guarì!!! Che gioia che ebbe quell'uomo. Anche se Gesù gli aveva detto di non dirlo a nessuno, era talmente felice che non poteva stare zitto!!!
Gesù, il Figlio di Dio, non poteva rimanere fermo davanti ad un uomo malato ed escluso da tutti! Certo Lui aveva anche la capacità di guarirlo, perché era il Figlio di Dio. E Dio non vuole che nessuno mai sia escluso dagli altri. Ma anche noi nel nostro piccolo, se abbiamo Gesù nel cuore, possiamo fare piccoli miracoli.
Una volta, nelle strade vicine ad una parrocchia, viveva un certo Adriano. Adriano era un uomo molto grosso, sempre sporco, perché era solo e senza nessuno che si prendesse cura di lui. Quando la gente gli passava vicino, si scansava perché sentiva un odorino non molto buono. Con il suo aspetto incuteva paura e anche le mamme dei bambini del catechismo erano un po' sospettose verso di lui. Un giorno capitò che, proprio durante il catechismo, che si faceva in Chiesa, Adriano entrasse dal fondo andando verso il parroco don Marco che stava parlando. Gli assistenti di don Marco subito intervennero: Don Marco lo fermi, riempirà di puzza tutta la chiesa... Ma Don Marco vedendo quel povero uomo non ebbe il coraggio di cacciarlo... Momenti di silenzio e paura. Si perché qualche volta si pensa che se uno è sporco è anche cattivo... Adriano arrivò vicino al don e timidamente gli parlò all'orecchio: Don Marco, lei che è tanto buono come don Bosco, mi può offrire i soldi per un gelato... sono anni che non lo mangio e mi piacerebbe tanto prendere un gelato... Don Marco ebbe un'idea geniale. Prese il microfono e disse ai bambini: Cari Bambini, quando voi volete un gelato e siete stati buoni, vostra madre ve lo compra? Siiiii, dissero in coro i bambini. E allora vorreste dare qualche spicciolo per comprare un gelato ad Adriano? I bambini non aspettarono un attimo e gridarono subito: Siiiii! Raccolsero i soldi e li diedero a don Marco. Don Marco li diede ad Adriano e gli mise una mano sulla spalla: Ecco Adriano, questi sono per il gelato, ma prima che vai via i bambini vogliono salutarti. E così i bambini iniziarono a salutare quello strano signore che fino a poco prima sembra mettere così paura: Ciao Adriano, Ciao Adriano...
Da quel giorno Adriano, quando arrivava il catechismo, faceva di tutto per pulirsi un po', e salutava i bambini che entravano... era così contento di poter salutare qualcuno.
Avvolte per guarire dalla lebbra della solitudine, occorre qualcuno che come Gesù, ti tende la mano. Se a noi capita di essere esclusi, o malati, o di avere fatto qualche peccato, ogni volta che ci rivolgeremo a Gesù saremo guariti. Ma anche noi, se abbiamo Gesù nel cuore, possiamo tendere la mano a chi si sente escluso e invitarlo a giocare con noi! E quanto saremo felici di avere un amico in più!
Oggi ricorre anche la apparizione della Beata Vergine di Lourdes. Pensate a chi apparve la Madre del Signore? Ad una delle più povere bambine del paese. Eppure Maria, la madre di Gesù, la fece diventare una delle ragazze più famose della storia: Santa Bernardette! Preghiamo anche noi perché nessuno sia mai escluso dalla famiglia di Gesù che è la Chiesa.
Commento a cura di don Dario Gervasi