Omelia (12-02-2002) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. Come vivere questa Parola? Tutto lo splendore della verità balena in queste forti parole che Gesù prende dalla Bibbia citando Isaia. Egli si oppone a quanto nell'uomo è inautentico, formalistico, legato a convenienze e calcoli sia pure dettati da una realtà di ordine religioso, com'è quello di fare certe pratiche, essere fedeli a certe osservanze, senza curarne l'anima. I farisei se l'erano presa, appunto, con Lui e coi suoi discepoli perché li avevano colti nell'inadempienza di certi risvolti della Legge ma del tutto esteriorizzati. Gesù reagisce con forza perché è a partire dal cuore, dalle proprie intenzioni interiori che la vita del credente va nella direzione della verità, dell'amore e della luce. Se tutto si gioca a suon di abitudini esteriorità legalismi e formalismi, la vita dello Spirito muore in noi. Ed è tristezza, vuoto, fatica, non senso. Oggi, in questa vigilia della Quaresima, rientrerò al cuore chiedendomi se è nel cuore che io decido di rispon-dere con amore all'amore di Dio, se è dal cuore che viene sempre rinnovata la mia decisione di compiere la sua volontà nell'adempimento anche delle leggi di minore importanza. La voce di un poeta contemporaneo Ripeti: La virtù quando non giunge fino all'amore è cosa vana. Mario Luzi |