Omelia (04-02-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Mc 1, 29-39 Come vivere questa Parola? L'episodio della guarigione della suocera di Pietro è tra i più conosciuti del Vangelo; quello che più colpisce, infatti, è la prontezza con la quale Gesù, saputo dai discepoli che era a letto malata, si reca da lei e la guarisce e, immediatamente dopo, la veloce consequenzialità con cui la suocera di Pietro passa dall'essere guarita al servizio di chi l'ha guarita. Quante volte anche noi siamo sopraffatti da qualcosa che ci ferma, come la febbre, e ci inchioda in un presente in cui siamo ripiegati solo su noi stessi. Ma ecco che uno sguardo e una mano tesa possono guarirci e darci la forza necessaria per rialzarci e riscoprirci nella nostra vocazione più vera e profonda, per la quale siamo venuti al mondo: quella di fare la nostra parte, unica e irripetibile, per amare e servire chi ci vive accanto. E questo è possibile perché, come è scritto nella prima lettura di oggi, "Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome". Dio ci ha chiamati per nome, ci conosce ed è su questo amore personale per ciascuno che possiamo giocarci il coraggio di rialzarci e metterci alla Sua sequela.
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