Omelia (12-02-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 8, 11-13

Come vivere questa Parola?

Si apre il Vangelo di oggi con la figura dei farisei, personaggi che cercavano di tenderli tranelli e trovare di che cosa accusarlo. Essi chiedono a Gesù un segno. Capita anche a noi di chiedere un segno dall'alto, per capire meglio le situazioni e prendere le decisioni giuste, chiediamo dei segni per qualche motivo particolare; lo chiediamo a Dio e anche alle persone e rimaniamo in attesa di qualcosa, proprio come loro. L'evangelista Marco, nei versetti precedenti al nostro Vangelo, ci mostra con chiarezza ed evidenza un segno: Gesù vede la folla che lo seguiva da tre giorni, erano nel deserto, non solo gli parla, ma li sfama lì, nel deserto dove non c'era nulla (Marco 8,1-9). Questo segno è chiaro, ma per alcuni no, non lo è, non lo vedono. In questo caso sono i farisei, per loro il problema è non vedere il segno, non percepire la presenza di Gesù, Emmanuele, il Dio con noi. Di fronte alla richiesta del segno dei farisei, Gesù reagisce con un ‘sospiro profondo', è un linguaggio non verbale, esprime qualcosa, probabilmente i farei capiscono e non vogliono capire, come capita a noi! Potremmo percepire il sospiro di Gesù che vorrebbe dire: ‘O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?' (Mt 17,17). In questa citazione di Matteo, Gesù si riferisce alla mancanza di fede dei suoi discepoli. Anche io mi metto in questa situazione, cerco un segno ma non vedo, chiamo ma non busso, ma soprattutto, non vedo e non credo a tutti i segni che già ci sono stati nella mia vita. Continuando con il brano del Vangelo odierno, Gesù fa la domanda rivolta non solo a loro ma a tutti, anche a me: ‘Perché questa generazione chiede un segno?' E conclude: ‘non sarà dato alcun segno'. Tutto l'antico testamento ci preparava ad accogliere questo grade segno: "Il Dio con noi". Perché vado in cerca dei segni altrove, forse non corrisponde a quello che io ho in mente e vorrei fosse diverso? È il segno che dà sicurezza o il fatto di credere alla presenza di Gesù nella mia vita?


Signore Gesù, la mia fede è debole e vado in cerca di segni che appaghino la mia infelicità, donami la grazia di riconoscere i segni della tua presenza nella mia vita, aprimi gli occhi per riconoscere il segno più grande che è quel grande amore che hai per me, Tu hai dato la vita tua per me.


La voce di un Presbitero

"Il compito della Chiesa è di creare mondi vitali nuovi che esprimano in pienezza la comunione: Il compito della Chiesa è di essere segno di un mondo diverso che risponde alle attese dell'uomo."

Oreste Benzi


Sr Monica Angulo FMA - cetra.moni@gmail.com