Omelia (22-02-2024)
don Giampaolo Centofanti


In mezzo a tante prove, oscurità, ostacoli, talora in varia misura persecuzioni, che pace, fiducia, gioia: la fede non dipende da nostri ragionamenti, emozioni, sforzi, è un dono e quando ci viene elargito nella nostra coscienza alla domanda che poniamo a noi stessi ci credo in Dio sentiamo di rispondere sì. Appunto né carne, né sangue ce lo hanno rivelato ma lo Spirito che illumina il nostro cuore. E una volta donata niente ce la può togliere. Possiamo sperimentare dubbi razionali, oscurità dovute a certe prove, sentire Dio lontano da noi e noi da lui ma se torniamo nella nostra coscienza sentiamo sempre la risposta positiva, si credo. E una luce soprannaturale che ci illumina, Dio tocca il nostro cuore e noi parliamo con lui. Ed è lui che sorregge miracolosamente la Chiesa, milioni di teste, nelle stesse verità fondamentali e addirittura in esse la fa crescere, approfondendo nel tempo la comprensione del suo amore meraviglioso. Le altre religioni e filosofie sono invece aree di pensiero in cui la si può pensare alfine nei modi più diversi pure circa le fondamenta. E chi ha detto se non Gesù solo parole d'amore, di fede, di speranza, così semplici e belle, così divine e così umane? Gioia, pace, amore, fiducia, piccoli sorretti e portati per mano da Maria e Gesù.