Omelia (24-02-2024) |
don Giampaolo Centofanti |
Dio non è un perfezionista né un funzionalista perché fa crescere ciascuno con amore secondo i tempi e i modi adeguati a quella specifica persona. Eppure proprio così, con amore e nell'amore, porta chi alfine sceglie di accoglierlo verso la pienezza della vita. Il testo greco non dice siate perfetti ma a pieno compimento. Lungo tale cammino si impara tra l'altro a lasciar correre su certe meschinità, si guarda con comprensione al cammino del fratello pur con le sue contraddizioni, non si alimentano inutilmente tante beghe. Certo può venire il momento, pur con amore, di difendersi ma nell'amore si cerca di farlo in tutt'altro modo. Gesù dunque parla un linguaggio spirituale: impariamo a porgere l'altra guancia nel cuore e con questo amore dentro impariamo anche sempre più come comportarci verso chi in vario modo ci tratta male. Colpisce il fatto che proprio riguardo a tale opera di pace Gesù fa sempre riferimento all'essere figli di un tale Padre ed inoltre le Scritture quando parlano di Mosè e Gesù li definiscono persone mitissime. Quando la Bibbia parla della Sapienza dice che in essa vi è uno Spirito benevolo, inoffensivo, amico dell'uomo... |