Omelia (03-03-2024) |
don Roberto Seregni |
Non fate della casa del Padre mio un mercato Da tempo sono profondamente convinto che uno dei problemi sui quali dovremmo riflettere con attenzione non è se crediamo o non crediamo in Dio, ma in quale Dio crediamo. Mi spiego con un paio di esempi. Se credo con tutta la mia anima in un Dio argigno e pignolo che sta tutto il tempo seduto sulle nubi a mandare castighi e flagelli ai peccatori, la mia vita si trasforma in un inferno. Se credo in un Dio ragioniere che pesa sulla sua infallibile bilancia celeste i meriti, le offerte, i sacrifici e le mortificazioni per decidere a quale destino incamminare il suo popolo, la mia vita si trasforma in un incubo. Quindi: l'idea di Dio che ho nel cuore e nella testa è decisamente fondamentale. Proprio per questa ragione Gesù se la prende cosí tanto con i cambiavalute e i venditori del tempio. Se c'è una cosa che il maestro non puó accettare è ridurre la fede a uno scambio tra domanda e offerta, a un mercato del sacro dove si compra e si vende la salvezza. Gesù si arrabbia cosí tanto perché tutto questo deforma il volto di Dio. Lui annuncia un Dio diverso. Un Dio inaspettato e sorprendente. Annuncia che Dio è Padre, è Amore, è Perdono, è Misericordia e non puó davvero permettere che i venditori del tempio infanghino l'immagine del volto del Padre. (Forse, alla luce di questa pagina di Vangelo, dovremmo provare a rivedere alcune delle nostre piú consolidate abitudini parrocchiali...) Quaresima è tempo di conversione e, probabilmente, la conversione piú urgente è proprio questa: abbandonare l'immagine vecchia e ammuffita di Dio che mi porto dentro, e scoprire il volto paterno di Dio annunciato da Gesù, un Dio che crede in me piú di quanto io creda in lui. E' tempo di grazia, è tempo di novità. In libreria è disponibile il mio libretto "Trafitti per amore", un testo utile per vivere intensamente questo tempo di Quaresima. Un abbraccio don Roberto Seregni |