Omelia (02-02-2006) |
don Marco Pratesi |
Presentati a Dio con Gesù Celebriamo la festa della presentazione del Signore: Gesù è presentato, offerto a Dio, come prescriveva la legge di Mosè per ogni maschio primogenito. Si tratta di un dono reciproco: Dio ha donato il figlio ai genitori, ed essi contraccambiano offrendo lo stesso dono. È proprio questa l'unica risposta adeguata ai doni di Dio: offrire a Dio il suo stesso dono. Pensiamo, per esempio, ad Anna la sterile, che offre a Dio Samuele. Pensiamo soprattutto alla Messa, come si dice nel canone romano: "offriamo alla tua maestà divina, tra i doni che ci hai dato, la vittima pura" (offerimus praeclarae maiestati tuae de tuis donis ac datis hostiam puram), che è Gesù. Il dono che proviene da Dio deve tornare a Dio, ma arricchito del nostro contributo, del frutto della nostra operosità. Tutto il senso della vita umana consiste in questo movimento, non esiste un altro significato: la nostra vita deve diventare un'offerta, un dono a Dio. È il culto specificamente cristiano, il culto della vita: "vi esorto ad offrire, a presentare i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale" (Rm 12,1). Lo chiediamo in questa liturgia con le parole della colletta: "concedi anche a noi di essere presentati a te pienamente rinnovati nello Spirito". Concedici che la nostra vita sia un dono per te, Signore (anche questo è dono!). La presentazione che oggi festeggiamo è un'anticipazione: il grande momento dell'offerta, del dono della vita, sarà per Gesù la croce. Il pane eucaristico è proprio Gesù "eternizzato" in questo suo dono, e fatto pane per noi, perché a nostra volta possiamo offrirci a Dio: "concedi anche a noi, con la forza del pane eucaristico, di camminare incontro al Signore, per possedere la vita eterna" (Orazione dopo la comunione). Amen. All'offertorio: Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci dia forza per fare della nostra vita un dono al Signore, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente. Al Padre Nostro: Animati dallo Spirito del Signore, lo Spirito dell'amore, preghiamo come Gesù ci ha insegnato: |