Omelia (03-03-2024)
padre Antonio Rungi
Cacciati dal tempio ma non della misericordia di Dio

Siamo alla terza tappa del nostro cammino verso la Pasqua 2024 e questa è la terza domenica di Quaresima. Il tema dominante di questa liturgia è il racconto della cacciata dal tempio di Gerusalemme di mercanti e venditori.
Ormai Gesù già si era trasferito nella città santa ed è imminente la sua esperienza drammatica e traumatica della morte in croce. Di fronte allo scempio che fanno della casa di Dio, Gesù reagisce in modo anche violento, perché giustamente fa risaltare lo scopo spirituale di un tempio, di un luogo di preghiera e invece le persone stanno lì a sfruttare l'immagine del tempio, facendone una spelonca di ladri, di commercianti, vendevano di tutto e di più per ottenere il guadagno personale. Mentre si trova lì di fronte al mistero della sua personale sofferenza. Gesù vede le persone distaccate da una visione biblica, religiosa della propria esistenza. Si tratta di soggetti interessati soltanto all'aspetto economico, utilizzando anche i luoghi sacri per scopi non buoni. Comprendiamo quindi esattamente questa reazione da parte di Gesù. Il tempio di Dio fatto diventare un luogo per affari vari. I messaggi che noi possiamo ricavare da questo comportamento, giusto da parte del Signore, in quanto lo poteva fare, essendo il Figlio di Dio, ma non ancora compreso dai seguaci, lo comprendiamo alla luce dei successivi versi. Chi era davvero Gesù e quale era la sua missione, quella di Redentore di Salvatore, Egli era ben cosciente di questa missione si può permettere anche di fare un gesto così violento che agli occhi degli altri poteva sembrare qualche cosa di inconcepibile, ma leggibile nel contesto dell'imminente sua Pasqua. La reazione che ha avuto è particolarmente importante per capire che tutto il cammino spirituale di un cristiano deve partire dal discorso di dare importanza alla vita spirituale, alla vita interiore, alla continua e personale conversione e non all'attaccamento alle cose della Terra, a quelle del mondo, al denaro, al guadagno facile, strumentalizzando anche i luoghi che non sono sorti e non sono nati per queste finalità. Gesù non era andato in una banca, ma in un luogo dedicato alla gloria di Dio, alla preghiera, all'ascolto della Sacra Scrittura, nel tempio di Gerusalemme, che era ed è ancora oggi un riferimento importante. Era l'emblema della religione ebraica e dissacrare il tempio di Gerusalemme significava offendere tutta la loro fede. Queste persone che commerciavano lo facevano impunemente senza che nessuno intervenisse anche delle autorità politiche e religiose del tempo. Lo fa Gesù con coraggio mettendosi contro anche le persone che li stavano per interessi soggettivi, personali ed economici. L'ingresso in questo luogo trasformato in un centro commerciale fa scattare Gesù e ci fa capire che esattamente non bisogna manipolare la religione e il culto pet scopi ignobili. Accogliamo questo messaggio che ci viene dal Vangelo di questa terza e cerchiamo di convertirci e dare valore e spessore soltanto alla dimensione spirituale della nostra vita D'altronde, la Pasqua di Cristo è memoriale della passione, morte e resurrezione. Non è una Pasqua per fare affari, come purtroppo diventa anche a volte in questa occasione annuale di festa per i cristiani e per il mondo perché la Pasqua si celebra non soltanto nel mondo cattolico, ma anche per realtà religiose del Cristianesimo diventa altro motivo, altra opportunità, che non è certamente esclusivamente quella religiosa. Mancando poco tempo alla Pasqua 2024 accogliamo questo invito del Signore a diamo più importanza a ciò che conta a livello spirituale e meno a livello materiale. Quando ci rechiamo in chiesa siano davvero luoghi di preghiera, di silenzio, di raccoglimento, non di altro motivo per ritrovarci in questi luoghi, magari per stare insieme, per perdere tempo, addirittura a volte per criticare le persone e per giudicarle. Sbagliamo se facciamo queste cose o addirittura si può anche mistificare il ruolo di un posto liturgico o religioso, per scopi economici. Può succedere ma non deve succedere e Gesù questo ci raccomanda con questo gesto così forte anche devastante per dire a tutti i cristiani di ogni tempo che il luogo di preghiera, il luogo della casa di Dio è luogo di raccoglimento, di onestà, di rettitudine e non di commercio o di altri scopi, ignobili che si possono coltivare intorno alla religione.