Omelia (10-03-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gv 3, 14-21 Come vivere questa Parola? Perché Gesù paragona il proprio "innalzamento", che allude contemporaneamente alla crocifissione e alla risurrezione, a quello del serpente di bronzo? Nel libro dei Numeri (21, 4-9) si narra che Dio all'ennesima manifestazione di sfiducia del popolo nei suoi confronti comanda a Mosè di costruire un serpente di bronzo e innalzarlo su un'asta, cosicché quanti avrebbero rivolto lo sguardo verso di esso si sarebbero salvati dai morsi dei serpenti velenosi. Ma perché si salvano solo guardando il serpente innalzato? Il motivo è semplice: per innalzare lo sguardo è necessario distoglierlo da sé, dalla proprie preoccupazioni, angosce e paure. In analogia al serpente di bronzo, il "figlio di Dio innalzato", il Crocifisso Risorto, ci invita a volgere lo sguardo verso di Lui, spostandolo dalle preoccupazioni che ci bloccano, per credere che la sofferenza, la malattia, la morte non avranno mai l'ultima parola, perché c'è sempre la possibilità di un nuovo inizio, di una vita nuova.
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