Omelia (17-03-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gv 12,20-29 Come vivere questa Parola? "È giunta l'ora", esordisce Gesù: affermazione solenne, da collegare con quelle che l'hanno preannunciata (già all'inizio della sua vita pubblica, alle nozze di Cana, alla madre che gli chiedeva di intervenire nella situazione imbarazzante degli sposi rimasti senza vino, quando egli aveva precisato che non era ancora giunta la sua "ora"). Adesso l'ora è giunta, col suo mistero, la sua grandezza, le sue conseguenze; l'ora in cui egli sarà "innalzato da terra"; ne è pienamente consapevole; non nasconde la sua umana sofferenza, ma insieme ribadisce la volontà di compiere la sua missione fino in fondo. Va oltre ogni logica umana che egli sia cosciente di quanto l'aspetta, possa sottrarvisi, e non lo faccia: si tocca la sublimità di un amore che si esprime con mezzi umani ma è tanto grande da travalicarne i limiti. Gesù è "innalzato per tutti", a tutti offre la possibilità di raggiungerlo e così realizzare la propria vita. Il modo l'ha spiegato egli stesso con un esempio eloquente, seguito da una dichiarazione esplicita: "Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna".
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