Omelia (24-03-2024) |
don Giampaolo Centofanti |
Gesù non e morto per pagare le colpe degli uomini e soddisfare la giustizia di Dio ma perché Dio aveva promesso ad Israele la liberazione e la vita attraverso il Messia e lui è rimasto a testimoniare la fedeltà di Dio alle promesse anche se qualcuno, specie alcuni potenti, lo ha rifiutato. Gesù avrebbe voluto salvare il mondo con l'amore e nella pace e lo ha chiesto al Padre rimettendosi però alla sua volontà ed il Padre ha lasciato libere le persone di rifiutare persino suo Figlio. E Gesù sulla croce dice ho sete perché nella ricchezza di sfumature della sua vita da un lato avrebbe voluto salvare solo con l'amore ma da un altro lato desiderava essere vicino alle sofferenze, ingiustizie, ai tanti mali delle persone. Io appunto credo in un Dio di amore sereno e così mi chiedevo perché Gesù ha dovuto soffrire tanto. Ma quando sono incappato nelle prove ho capito: se Gesù avesse vissuto sulla terra una parata gloriosa al momento della mia prova avrei detto tu hai creduto, hai amato ma non hai dovuto patire. Ecco mi ha tanto aiutato vedere il santo dei santi subire ogni tormento, tanta ingiustizia... Vedere la verità calpestata dalle apparenze significa come dice lui che chi subisce e accetta le prove vive la gloria della vera fede e del vero amore e non l'ignominia della umiliazione e della debolezza. |