Omelia (24-03-2024)
don Michele Cerutti
Non ti amiamo per scherzo

La liturgia della domenica delle Palme vive tra due eccessi: la gioia degli abitanti di Gerusalemme per l'ingresso di Gesù nella città con un'accoglienza da Re e poco dopo l'odio, la derisione nei confronti sempre di Gesù da parte degli stessi che lo incoronano con una corona di spine e lo intronizzano su una Croce facendolo morire.

In mezzo ci siamo noi tutti che dobbiamo davanti a queste due icone domandarci: ma da che parte mi metto?

Tutti diremmo non di certo tra coloro che ne decretano la morte, ma tra coloro che difendono Gesù sicuramente.

Tuttavia, sappiamo che questo diventa difficile nella concretezza della quotidianità.

Dobbiamo chiederci davanti alle diverse circostanze che ci vengono presentate, ma dove ci mettiamo veramente?

A scuola quando un compagno viene deriso, ci poniamo dalla parte della vittima o di coloro che lo prendono in giro?

Nell'ambiente di lavoro seguiamo logiche carrieristiche senza scrupoli a danno di tutti?

Tra gli amici sappiamo essere controcorrente rispetto al pettegolezzo?

In un club culturale sui temi della vita, dal suo concepimento alla sua fine naturale, sulle tematiche dei gender, dell'accoglienza ai migranti su questioni quindi scomode sappiamo attenerci alla dottrina della Chiesa anche quando questo può risultare imbarazzante e metterci in minoranza?

Oggi c'è facile prendere parte di Gesù Crocifisso, ma domani, nel tremendo lunedì, quando il mondo ci interpella dobbiamo dare seguito a questo stare dalla parte del Cristo.

La fede non è etichetta che possiamo togliere a seconda delle circostanze, ma è un habitus che dobbiamo portare sempre e con coraggio.

In una rivelazione mistica Gesù dice ad Angela da Foligno: Non ti ho amato per scherzo.

Queste pagine oggi lo testimoniano facciamo che anche noi possiamo dire a Gesù, con la nostra testimonianza di vita: Non ti amiamo per scherzo.