Omelia (28-03-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gv 13,1-15 Come vivere questa Parola? Il Triduo Santo non può cominciare se non siamo fino in fondo consapevoli del grande Amore con cui siamo amati da Dio. Gesù non solo ci ama, ma lo fa fino all'ultimo respiro, fino alla morte per noi. Il Suo è un amore che non conviene, è un amore che resta quando tutti fuggono, è un amore assoluto che trova la sua massima manifestazione nelle ore della Passione. Gesù vuole amarci integralmente, senza lasciare nulla fuori e per questo motivo inizia dai piedi, dalla parte più sconveniente di noi. Egli non inizia amando le nostre qualità, le nostre competenze, le nostre capacità ma parte dalle nostre aree buie, da tutto ciò che in noi è sconveniente. Come ci dimostra l'atteggiamento di Pietro, però, è proprio li che l'amore di Dio trova resistenza. "Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!»". Tuttavia, non si può comprendere nulla di Gesù fino a quando non gli permettiamo di amarci proprio nelle nostre povertà. Dal momento in cui comprendiamo che è la realtà della Misericordia Divina la cosa essenziale, allora avremo solo il desiderio di mostrare tutto di noi a quella realtà. "Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». Gesù nell'ultima cena si piega davanti ai suoi discepoli compreso Giuda e nonostante fosse a conoscenza del suo traditore, si inginocchiò a lavare anche i suoi piedi. Amare senza misura è la misura dell'amore.
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