Omelia (02-02-2004)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento Luca 2,22-40 (forma breve: Luca 2,22-32)

Dalla Parola del giorno
Simeone (...) accolse il bambino tra le braccia e benedisse Dio.

Come vivere questa parola?
Simeone era un uomo "giusto e pio che attendeva la consolazione d'Israele", cioè il promesso Messia. Il suo nome significa "Dio ha ascoltato". Il suo essere "giusto e pio" deriva infatti dal suo ascoltare la Parola di Dio dove la promessa del Salvatore è come un filo d'oro che tutta la percorre. La sua identità profonda, dunque, è il cuore in ascolto e l'attesa. Non per nulla lo Spirito gli aveva rivelato che "non avrebbe visto la morte senza aver prima visto il Cristo di Dio".
Interessante il fatto che nella pericope lucana offerta in lettura dalla liturgia odierna, lo Spirito Santo è nominato tre volte, in riferimento a Simeone. E' mosso da questo Spirito che il vecchio Simeone viene al tempio. E' pervaso da Lui che vive l'attesa del Verbo incarnato, è guidato da Lui che lo percepisce come la "consolazione d'Israele" e di quel suo vivere non condizionato dalla morte proprio perché egli accoglie Colui che della morte è il vincitore. Nel vecchio Simeone che "accolse" Gesù è anche raffigurato il vecchio albero d'Israele ormai rinsecchito dal legalismo che improvvisamente fiorisce. Nel "germoglio di Iesse" che dirà di sé: "Io sono la vita" non solo viene vitalizzato Israele, ma è salvata dalla morte eterna e consegnata alla resurrezione e alla vita tutta l'umanità, tutti quelli che lo accolgono.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermo a contemplare il volto pacato sereno emanante pace di Simeone.Lo visualizzo mentre apre le braccia per accogliere Gesù. Lo sento pregare: "Ora lascia, Signore, che il tuo servo se ne vada in pace, perché i miei occhi hanno visto la Salvezza".

Padre, aprimi gli occhi del cuore perché io riconosca in Gesù la mia salvezza. Spalanca la mia vita ad accoglierlo perché io conosca la vittoria sulla morte e viva il suo Vangelo.

La voce di un grande poeta
Gesù è dono sorpresa trasparenza.. Nessuna sofferenza, nessuna umiliazione ha il potere di spegnere la gioia essenziale che è in noi.
Paul Claudel