Omelia (04-02-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno E Gesù si meravigliava della loro incredulità. Come vivere questa parola? Gesù era tornato a Nazareth dove, di sabato, insegnava nella sinagoga. E qui c'erano molti che si stupivano di Lui, ma di uno stupore attraversato dall'incredulità fino a "scandalizzarsi" di quanto Egli veniva dicendo e compiendo. Gesù ne è dolorosamente meravigliato. Le divine energie che uscivano da Lui vengono come bloccate. Talmente è una opposizione massiccia all'onda del bene la "durezza" dell'incredulità! Parlare di "durezza" non è arbitrario, nò! Perché Gesù stesso aveva detto: "Non avete ancora fede? E' indurito il vostro cuore?". Se vogliamo approfondire esistenzialmente, bisogna che ci lasciamo interpellare a fondo: che cosa significa "indurimento del cuore", quella "sclerocardia" che, non poche volte, la sacra Scrittura viene denunciando? E perché coglierla in ordine alla fede? Come altre volte abbiamo visto, fede sostanzialmente significa incontrare Dio in Cristo Gesù e dare fiducia piena alla sua Parola, a quel suo promettere vita e gioia eterna nell'altra vita e costante aiuto perché possiamo compiere il bene, in questa esistenza terrena. Ma la sfida è il "quotidiano" dove tutto avviene senza che, apparentemente, noi vediamo e tocchiamo la Presenza del Signore. E' qui che la tentazione coglie noi, come colse e travolse quelli di Nazareth: "Non è Costui il figlio del carpentiere (...) e le sue sorelle non sono qui sotto i nostri occhi?" Il salto indispensabile è qui: quel che vivo è usuale, dentro dimensioni che paiono smentire il divino, nella materialità di ciò che vedo con questi occhi di carne. Eppure, proprio dentro tutto questo, il Signore è una Presenza d'amore e di salvezza. Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosto a prendere in mano il mio cuore. Soffre forse di "sclerocardia"? Perché soprattutto nella difficoltà manca di quel respiro di fiducia-certezza nella Presenza amante di Dio nella mia vita? Signore, risveglia in me la fede. Rendimi salda nel credere che Tu sei accanto sempre e che sostieni il mio voler rendere operante la fede con la carità. La voce di una religiosa del nostro tempo E' urgente "ritornare al cuore", riscoprirlo quale luogo destinato ad essere dimora di Dio, campo della sua Parola, abitato dallo Spirito orante. Solo un cuore sgombro da idoli e inutili pensieri, è terreno disponibile alla presenza del Signore, all'ascolto della propria coscienza, al discernimento del volere di Dio proprio come è stato il Cuore di Maria. Suor Maria Marcellina Pedico |