Omelia (28-03-2024)
don Giampaolo Centofanti
Commento su Giovanni 13,1-15

Una settimana prima, alla cena di Betania, vediamo i tre fratelli, Marta, Maria e Lazzaro, ormai giunti, portati da Gesù, ad un completo abbandono in Dio, persone libere, gioiose, pacificate, docili alla Parola. Invece qui gli apostoli si rivelano ancora in cammino, obiettano, insegnano a Gesù quello che deve fare. Ognuno ha il proprio percorso, che non dipende meccanicamente dai ruoli. Non mi laverai i piedi in eterno e poi non solo i piedi ma anche le mani e il capo: Pietro proprio non riesce ad ascoltare Gesù, la mette sul piano della dignità e poi su di una umiltà esagerata... Ci conforta questo cammino così umano di Pietro che è diventato un santo, tutto rimesso nel cuore di Dio. Ed anzi le sue resistenze ci aiutano a capire le nostre, i nostri schemi, e come Gesù nel suo amore sereno, semplice, buono, ci libero tra l'altro da tanta pseudo religiosità.