Omelia (28-02-2004)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerando il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, allora troverai la delizia nel Signore.

Come vivere questa parola?
Il cammino quaresimale si pone come un itinerario ascetico teso a far emergere l'uomo nuovo plasmato dallo Spirito a immagine del Figlio. Un'opera che vede l'uomo impegnato nel digiuno e nell'esercizio della carità, ma che non può realizzarsi senza il ricorso fiducioso e costante a Dio. Per questo la Quaresima è innanzitutto tempo di preghiera. È su questo aspetto che il testo di Isaia ci richiama quest'oggi con il suo riferimento al sabato, giorno consacrato al Signore. Ritagliare nel proprio vissuto tempi riservati esclusivamente a Dio è riconoscere la sua signoria e la nostra dipendenza da lui; è ammetterne l'indiscusso primato su tutto il resto. Sarà un incontro quotidiano e sistematico con la Parola o un più frequente e fervoroso sostare con Gesù presente nell'Eucaristia oppure una più marcata attenzione al "giorno del Signore"... L'importante è spalancarsi a Dio, permettergli di essere veramente il Signore della nostra vita. Ci vorrà forse un po' di coraggio per sfuggire alla presa delle tante cose "da fare", degli impegni che ci reclamano, delle scadenze... Sono i nuovi idoli che la società ci propone e che si sono infiltrati subdolamente anche nell'ambito della vita religiosa... La Quaresima ci invita a ritrovare e difendere la nostra dignità, dissuadendoci dall'inginocchiarci dinanzi ad altro Dio che non sia il Signore. L'ostacolo potrà anche essere rappresentato dalla paura di metterci a nudo dinanzi a noi stessi e a Dio. Perché sì, la preghiera, quando è autentica ci spiazza. È allora il coraggio della verità che dobbiamo cominciare a chiedere. Ciò che importa è iniziare con la convinzione che in Dio è la nostra pace, la nostra forza, la nostra gioia.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi confronterò con Levi (presentato dal vangelo odierno), lascerò che il suo coraggio di abbandonare tutto per il Signore mi interpelli. Programmerò quindi i miei tempi e modalità di preghiera per questa quaresima.

Vieni Spirito Santo, Spirito di preghiera, schiudi le mie labbra perché da esse si elevi incessante la lode di Dio.

La voce di un Certosino del XVI secolo
Rivolgiti a Dio con una umile, continua, perseverante e fervente orazione: fa' davanti a Dio la parte di chi è continuamente nel bisogno. Sarai esaudito a misura della confidenza che avrai in lui. Dunque ricorri a Dio in qualunque tuo bisogno, e chiedi da lui consiglio e soccorso.
Lanspergio