Omelia (27-04-2024) |
don Michele Cerutti |
Gesù forza della missione Quando il cuore è chiuso si fa di tutto per nascondere la verità e si soffoca con grida per evitare che emerga con tutta la durezza. Ben lo sanno i Giudei attaccati alle loro sicurezze che non vogliono perdere perché comporterebbe l'eclissarsi del loro potere. Per questo impediscono a Paolo e Barnaba di parlare. Quando il cuore invece è semplice come quello dei pagani, di cui oggi la prima lettura ci parla, Dio riesce ad agire. "Ti benedico Padre perché ai semplici e agli umili ti riveli e non ai sapienti e agli intelligenti". L'icona degli Atti ci mette in evidenza questa verità espressa da Gesù. Il male mette i suoi artigli diffondendo paure e menzogne. Paolo e Barnaba sono costretti quindi a lasciare per dirigersi verso Iconio. L'onda lunga della Chiesa cresce anche nei luoghi più impensabili. Recentemente le statistiche ci parlano di una crescita in Francia di battezzati e cresimati adulti. Nella Francia, culla del razionalismo illuminista, sorprende come cresca sempre di più il bisogno di Dio. Chi pensava di mettere in secondo piano la fede in Cristo in quel paese oggi si deve arrendere. La dimensione missionaria che respiriamo in queste pagine dovrebbero smuoverci e spingerci senza aver paura laddove il bisogno di Dio si fa sempre più forte. Paolo e Barnaba di fronte all'ennesima prova non si danno per vinti e si rimettono in gioco. Si va di fronte alle sconfitte quando vogliamo diffondere il Vangelo, alle incomprensioni e alle persecuzioni. Non dobbiamo avere paura ci dicono questi apostoli. Il modello rimane Gesù che ci dice: Come hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi. Abbiamo lo Spirito Santo che ci aiuterà a trovare le parole giuste. Stiamo certi non abbiate paura Egli rimane con noi fino alla fine del mondo. Noi dobbiamo mostrare l'amore che Gesù nutre per noi, con noi ed in noi ed è lo stesso che sperimenta il Padre ci dice il Vangelo perché con il Figlio forma una cosa sola. |