Omelia (20-04-2024)
don Giampaolo Centofanti


Talora vi possono essere persone, osserva Gesù, che percorrono miglia per fare un solo proselito. Sarebbe cosa buona fare i salti mortali anche per una sola persona ma cercando il suo vero bene, non cercando seguaci senza aiutarsi reciprocamente a cercare la vera volontà di Dio per ciascuno. Una persona confusa e portata a fare cose apparentemente buone ma non volute da Dio per lei fa male a sé stessa e agli altri. Quando una persona non è chiamata da Dio su quel percorso poi non comprende, non si trova, non c'è lo Spirito. Invece una persona chiamata su quel percorso anche se incontra difficoltà sarà orientata a cercare le risposte adeguate, a non desistere. È lo Spirito che dà vita la carne da sola non giova a nulla. Talora anche le guide possono non aver ancora compreso che bisogna aiutare ciascuno, se lo vuole, a cercare il suo autentico percorso voluto da Dio. Si fanno saltare di palo in frasca, si fanno fare disordinatamente tante cose, alle persone invece di aiutarle gradualmente a lasciarsi portare in un cammino di fede. Quando Dio chiama una persona ad un cammino di fede possiamo osservare che la orienta a faticare fi meno e a trovare molta più vita. Perché non fa più disordinatamente mille cose sulle proprie forze ma quelle essenziali, con ordine, volute da Dio e che Dio dona la grazia, la forza, di vivere.