Omelia (30-04-2024)
don Michele Cerutti
Pace: comunione tra noi

Ogni volta che Gesù annuncia ai discepoli che dovrà lasciarli i volti diventano tristi, ma il Maestro stesso li scuote a ritrovare la felicità e non il turbamento del cuore perché la loro missione dalla sua dipartita diventerà incisiva: mostrare al mondo la via della pace.
Essi sicuramente avrebbero preferito un Messia potente che parlava di lotta e di liberazione dall'oppressione romana. No, Gesù propone altro che diventa più incisivo.
Non una realtà caratterizzata dalla sola assenza di guerra, ma invece di unione vera con Dio.
Dalla comunione che il Padre ha con il Figlio nasce la comunione tra di noi e quindi abbiamo la pace, dove tutti nessuno escluso costituisce un tutt'uno e non vi sono diversità.
Se chiedessi cosa è la pace? Tutti risponderemmo assenza di guerra, ma questa è sicuramente la punta di un iceberg perché quest'ultima è l'espressione alta della divisione tra gli uomini generata dalla disparità che intercorre.
Gesù ci dona la pace che nasce dalla comunione tra tutti i suoi discepoli.
Forti di questa tranquillità interiore Paolo e Barnaba, pur provati da incomprensioni e vere proprie persecuzioni, si muovono a diffondere il Vangelo.
La pace di Cristo è quella che porta docilità dell'animo di fronte alle prove, perdono quando le vessazioni si fanno forti, misericordia che ci rende capaci di vedere le difficoltà del fratello.
Paolo lo vediamo in queste settimane vive in mezzo alle burrasche della vita, ma sempre capace di attingere quella pace interiore che proviene da Cristo.
Tutto posso in colui che mi dà la forza esclamerà nelle sue lettere l'apostolo delle genti.
A noi tutto questo dice che siamo chiamati a essere comunicatori di questa pace che proviene da Gesù.
Come? Cercando di vivere gesti sinceri di comunione tra di noi dove ognuno porta il peso dell'altro e dove nella sincerità e anche nel confronto ci correggiamo a vicenda.
Solo in questo modo riusciremo ad attirare a Dio.
Non saranno i grandi discorsi o i grandi eventi a essere calamite, ma nella carità sincera tra noi che è l'espressione vera e autentica della pace di Cristo.