Omelia (04-05-2024) |
don Michele Cerutti |
Missione e persecuzione realtà ontologiche del discepolo Se pensiamo che la vita di fede sia una passeggiata questi versetti che la liturgia della Parola ci consegna mettono in serio dubbio questa nostra certezza. Da un lato Paolo, spronato ad andare fino in Macedonia perché l'urgenza del Vangelo non si può arrestare. Una visione che convince Paolo che bisogna proseguire. Risuonano alla mente le parole dell'apostolo delle genti: "Guai a me se non predicassi il Vangelo". Un invito a noi tutti a non fermarci ad andare laddove il Signore ci indica mettendo da parte timori e paure. Dall'altro lato una Parola che può suonare inquietante ci viene da Gesù. "Se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi". Nel Vangelo ci viene detto che la persecuzione è realtà del discepolo. Se non viviamo la realtà della persecuzione non viviamo il Vangelo, ma una realtà all'acqua di rose. Questo versetto mi porta alla mente i fratelli del Nicaragua, i fratelli del Myanmar, ma anche quelli della Nigeria. Di contro le nostre timidezze nell'annunciare il Vangelo con la paura di essere giudicati. Missione e persecuzioni diventano realtà ontologiche del cristiano sembra dirci la Parola. Noi come viviamo tutto questo? |