Omelia (01-05-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gv 15, 1-2.6 Come vivere questa Parola? Per Gesù l'unica condizione per poter "vivere" e di conseguenza produrre frutti è legata al "Rimanere". Nel Vangelo il padrone perché si produca più frutto taglia e pota... se un tralcio è secco lo taglia, se porta frutto lo pota. Gesù in Gv 10,10 però ci dice che Lui è venuto perché noi possiamo avere la vita e averla in abbondanza e lui è venuto per i peccatori, per i deboli e i fragili. Qui sentiamo parlare di un Padre che taglia e getta nel fuoco e pota, quello che è debole, fragile. Cosa sono allora questi tralci improduttivi che devono essere tagliati? Forse, pensando alla logica di vita che Gesù è venuto a comunicare, non sono le persone, ma i rami secchi presenti nel nostro cuore: le non voglie, gli egoismi, le abitudini cattive, l'orgoglio ecc.. che ci tolgono vita. A noi il compito di identificarli, chiamarli per nome per poi lasciare che l'amore del Padre, possa intervenire per fare spazio a nuovi germogli, a tralci produttivi di vita nuova: la vita nuova in Gesù. Così per le potature, perché ogni angolo della vita possa essere illuminato dalla verità della Parola e mondato dal male per poter produrre la vita, la gioia del Vangelo in abbondanza per sé e per gli altri.
|