Omelia (02-05-2024) |
Missionari della Via |
Commento su Giovanni 15,9-11 Gesù attraverso la natura ci lascia un messaggio profondo: ci dice che la vite è lui e i tralci siamo noi. Gesù ci invita all'intelligenza di chi sa che se non rimane legato alla vite avrà una vita recisa dall'inutilità. Al contrario, come un tralcio unito alla vite porta frutto, così noi se siamo uniti alla "vita" portiamo gioia e beneficio a tanti. Portare frutto (come amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, dominio di sé) sarà un'opera sinergica, frutto della linfa dello Spirito Santo che scorre in noi e dei nostri sì, decidendoci a vivere secondo i comandamenti di Gesù, ovvero secondo le sue parole che ci insegnano ad amare. Allora ci risuonano in mente le parole di Gesù: «Senza di me non potete fare nulla!» (Gv 15,5). Questo non è un motivo di sconfitta per noi: il Signore non ci vuole privare o far sentire inetti, ma ci ricorda il segreto per una vita "piena", e infondendo speranza ci dice: "Se ti senti senza linfa, io ci sono! Se ti senti spezzato, fatti sistemare! Se ti senti gracile chiedimi più linfa! Coraggio, resta unito a me e vedrai...". Gesù ci vuole cellule attive del suo corpo che è la Chiesa, rami vitali ricolmi della sua linfa' che sprizzano speranza di nuove primavere. Esercizio spirituale: Oggi porta speranza dovunque ti troverai... c'è n'è sempre un gran bisogno. «Dio ci ha creati per la gioia e per la felicità, e non per crogiolarci in pensieri malinconici. Ecco perché è importante custodire il proprio cuore, opponendoci alle tentazioni di infelicità, che sicuramente non provengono da Dio. E laddove le nostre forze apparissero fiacche e la battaglia contro l'angoscia particolarmente dura, possiamo sempre ricorrere al nome di Gesù. Possiamo ripetere quella preghiera semplice, di cui troviamo traccia anche nei Vangeli e che è diventata il cardine di tante tradizioni spirituali cristiane: "Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio vivo, abbi pietà di me peccatore!". Bella preghiera. "Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio vivo, abbi pietà di me peccatore!". Questa è una preghiera di speranza, perché mi rivolgo a Colui che può spalancare le porte e risolvere il problema e farmi guardare l'orizzonte, l'orizzonte della speranza» (papa Francesco). |